Discorrendo di socialismo e di filosofia by Arturo Labriola

Discorrendo di socialismo e di filosofia by Arturo Labriola

autore:Arturo Labriola [Labriola, Arturo]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-24T12:29:20+00:00


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allevato. Manco a farlo a posta, la mia prima composizione filosofica, in data del maggio 1862, è una: Difesa della dialettica di Hegel contro il ritorno a Kant iniziato da Ed. Zeller! Per intendere il socialismo scientifico non mi occorreva, dunque, di avviarmi per la prima volta alla concezione dialettica, evolutiva o genetica, che dir si voglia, essendo io vissuto sempre in cotesto giro di idee, da che pensatamente penso. Aggiungo anzi, che, mentre il marxismo non mi tornava punto difficile nei suoi lineamenti intrinseci e formali, in quanto metodo di concezione, mi tornava invece di faticosa acquisizione nel suo proprio contenuto economico. E mentre io andavo facendo, nel miglior modo che mi fu possibile, cotesta acquisizione, non era né dato né permesso a me di confondere la linea di sviluppo che è propria del materialismo storico, ossia il senso che ha qui in questo caso concreto l’evoluzione, con quella, direi quasi, malattia cerebrale, che da anni già ha invaso i cervelli di quei molti italiani, che parlano ora di una Madonna Evoluzione, e l’adorano.

Che mi chiede, dunque, il De Bella? Che io, a guisa di giovane seminarista, pur mo svestito, ritorni a scuola! O vuole ch’io mi faccia ribattezzare da Darwin, riconfermare da Spencer, reciti poi la confessione generale innanzi ai compagni, e mi prepari a ricevere da lui l’estrema unzione? Per quieto vivere lascerei correre tutto il resto; ma contro all’appello alla coscienza dei compagni protesto recisamente. I compagni rigidi e perfino tirannici per ciò che si attiene alla condotta politica del partito in una certa misura e in date condizioni, li ammetto. Ma i compagni che abbiano autorità di pronunziare da arbitri in fatto di scienza.. - solo perché compagni… via, la scienza non sarà messa ai voti mai, nemmeno nella cosiddetta società futura!

O vuole una più modesta cosa, che io, cioè, affermi e giuri che il marxismo non è la scienza universale, e che gli oggetti che contempla non sono l ‘Universo? Concedo subito. E sfido che io possa non concedere. Mi basta di ricordarmi dell’orario della Università, e dei moltissimi corsi che enumera. Anzi concedo ancora di più. Ecco qua: “Questa dottrina non è se non agl’inizii suoi, ed ha bisogno ancora di molto sviluppo” ( Del materialismo storico, cap. I)(29).

Difatti, ciò che tormenta il De Bella e tanti altri, gli è appunto la caccia alla universale filosofia, nella quale il socialismo possa poi essere bene allogato, come la parte nella visione del tutto. S’accomodino! La carta è paziente: così dicono gli editori tedeschi agli autori novellini.

Ma non posso risparmiarmi due avvertenze. La prima è, che nessun sofo di questo mondo riuscirebbe mai a darci l’idea dell’universa filosofia in due colonne della “Critica Sociale”. La seconda è affatto personale. Sono venti anni ormai che io ho in uggia la filosofia sistematica, e come cotesta disposizione d’animo mi ha reso più accessibile al marxismo che è uno dei modi nei quali lo spirito scientifico si è liberato dalla filosofia come per sé stante, cosi è causa



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